Notte e dì. Immagini di settembre della Festa Nazionale dell’Unità, Reggio Emilia 1983 / Barbieri, Basilico, Castella, Cresci, Ghirri

Come ci immaginiamo il racconto fotografico di una Festa dell’Unità?

Sicuramente l’oratore di scorcio, senz’altro un grande leader e poi una grande attenzione sulla folla, con un’analisi minuta e attenta delle varie classi sociali presenti, delle categorie e dell’espressione delle varie forme di partecipazione. E poi gli striscioni, naturalmente, e le folle attorno agli striscioni. Insomma, la consueta costruzione del racconto con il consueto rituale, analogo, ad esempio, a quello delle sfilate, che ormai da molti anni è divenuto risaputamente inefficace.

Gli autori scelti per questo lavoro collettivo, invece, non fanno uso del solito linguaggio scontato e rassicurante, ma, aiutati anche da didascalie pungenti e brillanti, trovano una chiave di lettura che scava più a fondo, nel tentativo di interpretare ed identificare i luoghi, gli spazi, i fatti, i personaggi. Ciascuno di loro esplora il tema in modo assolutamente peculiare, inedito, non rituale, a volte con un sottofondo di inquietudine, sollecitandoci a tornare ad interrogarci sulle ragioni profonde che hanno reso la Festa dell’Unità un fatto politico e culturale innovativo, rottura della tradizione e del modo di essere delle manifestazioni politiche tenutesi fino ad allora.