Partendo dalla considerazione che il fango sia necessario per la crescita del loto, Viviane Sassen si impegna in una conversazione sulla trasformazione, la procreazione e la fecondità, tutti elementi tradizionalmente attribuiti alla sfera del femminile.
Utilizzando collage e pezzi unici dipinti a mano, Sassen crea un immaginario in cui astrazione, realtà e performance si intrecciano legandosi inesorabilmente. Nel suo regno evocativo e apparente, fatto di colori e texture intense, l’immaginario s’infittisce di associazioni che consentono letture e risposte stratificate. In Of Mud and Lotus poco si riferisce direttamente a ciò che sembra.
I densi ammassi di funghi e spore ricordano cellule umane in proliferazione. Materiali organici come latte e uova diventano strumento per esaltare le sinuosità e le forme dei corpi umani ritratti. Oggetti banali e motivi apparentemente incidentali si trasformano sotto gli interventi di Sassen in forme irriconoscibili, che ci chiedono esplicitamente di spingere la mentre oltre e provare a vedere cosa c’è aldilà.