“Permissions”, prima monografia di Emma Hardy, è una tenera ricerca fotografica sulla maternità e sull’infanzia, sull’amore, sul desiderio e sull’abbandono della propria casa. Le immagini contenute nel libro sono distillate dall’archivio personale della Hardy e coprono un periodo di 20 anni.
Delicate e straripanti di luce, le fotografie ci guidano in un viaggio collettivo e intimo al contempo, esplorando l’intero spettro di emozioni che caratterizza le relazioni umane. Il volume è suddiviso in vari capitoli, ciascuno aperto da un’immagine di fiori, scattati in una sorta di rituale d’addio alla casa in cui erano stati piantati; la sequenza, all’interno della quale momenti di vita familiare si alternano a scene idilliache, vede i figli dell’autrice allontanarsi sempre di più dall’inquadratura con il procedere della narrazione, che si conclude con il trasloco e l’abbandono della casa.
Copie firmate dall’autrice