Pornografie – Klaus Staeck

‘Quel che ora penso veramente è che il male non è mai ‘radicale’, ma soltanto estremo, e che non possegga né una profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla superficie come un fungo. Esso ‘sfida’ il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla’
Hannah Arendt

Pubblicato nella sua prima edizione nel 1971, nel pieno della guerra del Vietnam, Pornografie ci mostra la violenza nella sua versione più stupida, più quotidiana, più subdola.

E’ sconcertante: foto di risse in strada, brutalità della polizia, generali che sfoggiano medaglie sanguinolente, body art. Tutto ciò che, accompagnato da un titolo come quello scelto dall’autore per questo libro, ci smaschera nel nostro essere totalmente abituati a questo genere di violenza e di trarre quasi godimento dalla loro oscenità.

A cinquant’anni dalla sua prima pubblicazione, Pornografie rimane uno dei più intelligenti libri d’artista contro la guerra e la brutalità mai realizzati, un documento senza tempo d’arte politica e un manifesto eccezionale sulla banalità della nostra natura umana.