Un libro raro, pubblicato in occasione della mostra presso il Palazzo Gambalunga di Rimini nel 1992.
All’interno, il testo scritto da Paolo Costantini esordisce con una citazione di Italo Calvino (dal saggio ‘Lo sguardo dell’archeologo’ del 1972):
Ce ne siamo accorti da un pezzo: il magazzino dei materiali accumulati dall’umanità – meccanismi, merci, mercati, istituzioni, documenti, poemi emblemi, fotogrammi, opera picta, arti e mestieri, enciclopedie, cosmologie, grammatiche, topoi e figure del discorso, rapporti parentali e tribali e aziendali, miti e riti, modelli operativi, – non si riesce più a tenerlo in ordine.
Prosegue Costantini:
Gli spazi in cui prende forma e senso la pratica analitica (…) della fotografia di Guidi sono spazi definibili solo per progressive approssimazioni (…). Raccogliere, indicare, catalogare: per cercare di dare una forma all’attenzione. Sono spazi fragili, complessi (…)
Le foto in mostra e pubblicate nel libro furono scattate tra il 14 settembre e il 14 ottobre 1991.