La madreperla, che col tempo diventerà la perla, inizia a formarsi quando un elemento estraneo viene introdotto nell’ostrica.
Anatomy of an Oyster è un viaggio nel passato, un percorso a ritroso per rivisitare i luoghi dell’infanzia dell’autrice nel tentativo di conoscere di più del suo presente. La sequenza traccia una storia di violenza, revisione e integrazione a partire dagli abusi subiti in famiglia da bambina.
È soprattutto un tentativo di raccontare ciò che deve essere raccontato, un modo per dire ciò che non è mai stato possibile rivelare a una madre ormai assente. E, allo stesso tempo, un modo per raccontarlo a se stessa.
In questa discesa nelle profondità della lontananza, le immagini del processo di formazione della perla accompagnano foto sia recenti che d’archivio, oltre a brevi note che catturano la memoria emotiva dell’autrice.
La perla, che è l’autobiografia di un’ostrica, è il risultato di questa esplorazione: una ricerca condotta per trovarla, farla propria e infine rimuoverla.