Andy Rocchelli iniziò a recarsi in Russia nel 2010. Trascorse lì una notevole quantità di tempo, a lavorare come fotografo freelance. Fu durante questo periodo che si fece portatore di tante storie, appartenenti a luoghi diversi.
Il libro “Russian Interiors”, tuttavia, viene alla luce, ma solo come lavoro di sponda. Fu grazie a questo progetto che il fotoreporter riuscì a coprire le sue spese durante il soggiorno a Mosca, sfidando la concorrenza locale, abituata a lavorare in ambienti appositi, ed offrendo ritratti a basso prezzo alle donne, con il vantaggio di farle rimanere all’interno dei loro appartamenti. Fu così che, in pochissimo tempo, quello che partì come un lavoro di sostentamento sbocciò in una corposa raccolta di materiale, tra quello scattato appositamente per le donne, per i loro annunci, e quello scattato per se stesso.
Il nucleo di questo lavoro diventò mano a mano più profondo di quello del solo fine commerciale con cui partì e fu il metodo tramite il quale Andy individuò la chiave d’accesso per poter invadere spazi e storie private, per riuscire a comprendere un lato molto intimo delle donne russe.