Depardon lavora, agli inizi degli anni 80, ad una serie di fotografie scattate nell’ospedale veneziano di San Clemente. Aiutato dal direttore Basaglia, trasforma il progetto e realizza il suo unico documentario girato in Italia, San Clemente appunto, soggiornando per un periodo nel manicomio e riprendendo i suoi malati. Di queste persone non conosce la lingua, né ha accesso al mondo interiore della loro pazzia, ma va verso di loro, verso il suono incomprensibile delle loro parole, verso il tono affabulatorio dei loro racconti…
Raro volume che, assieme ad altri classici quali “Morire di Classe” di Gianni Berengo Gardin e Carla Cerati, “Gli Esclusi” di Luciano D’Alessandro o “Ward 81” di Mary Ellen Mark, contribuisce al repertorio inerente la denuncia della condizione manicomiale a partire dagli anni 70.