La fotografia è per me luogo di sperimentazione visiva e semantica; crea connessioni con altri linguaggi, ampliando le possibili combinazioni di traduzione del sensibile e diventando ponte verso altre espressioni artistiche come la tessitura, la scrittura, la scultura e il suono.
Ciò che cambia nel tempo non è il vedere, ma l’esperienza che ne facciamo.
– A. Piolotto
Un cofanetto in edizione limitata a 50 esemplari, stampato in calcografia da matrice di rame in acquatinta. Realizzato a mano, il cofanetto è un’opera che contiene una riproduzione numerata della fotografia anonima, il racconto di Alessandra Piolotto in italiano e inglese, un testo di presentazione e un’audiocassetta con la composizione sonora creata dall’artista Gea Brown appositamente per il progetto, con download code per poterla ascoltare digitalmente.
“Albeggiava, ci si alzava presto al mattino. I richiami della Rustica Hirundo ci incantavano in un vortice di rifrulli, come una preghiera del mattino. Ricordi Ester? Era l’ora felice in La maggiore. Quando giunge il peso, posato, riposa” Berna, 22 ottobre 1967.
(scritta sul retro della fotografia)
Alessandra Piolotto è un’esploratrice delle fotografie anonime.
L’ora felice in La maggiore è stato in mostra da Micamera dal 6 giugno al 30 luglio – leggi qui
Il cofanetto è stato realizzato da Alessandra Piolotto in collaborazione con:
Emiliano Biondelli (grafica)
Irene Monguzzi (impaginazione)
A14 – Stampa Originale d’Arte (matrice calcografica)
Tipografie Reale (stampa)
Foto d’archivio per il libretto di testi tratta da Cymatics – A Study of Wave Phenomena and Vibration, Hans Jenny – Revised Edition, 2001