Fondato nel 2010, lo “Scotiabank Photography Award” sin dall’inizio si è posto l’obiettivo di premiare l’eccellenza nella fotografia contemporanea canadese. Viene qui presentata una retrospettiva dell’artista canadese di origine tedesca Angela Grauerholz, vincitrice dello Scotiabank nel 2015.
Nel corso della sua carriera, l’artista, ha plasmato una visione soggettiva del mondo, visione punteggiata di momenti intimi i quali rivelano lo scorrere del tempo. Ed è proprio la “sfocatura” delle sue fotografie che le permettono di esprimere le sue riflessioni e le sue preoccupazioni circa il tempo. La stessa “sfocatura”, intesa dall’artista come “una sorta di amnesia; un vago ricordo di qualcosa che può essere evocato, innescato da un evento o sito, ma è rimasto, comunque, sfocato, indefinito”, trasforma le sue immagini in un flusso di coscienza, generandone un senso di memoria collettiva. Gli spazi da lei documentati sono affollati di persone, di scorci di interni pubblici e privati e di eterei paesaggi rurali ed urbani.
Allontanandosi dalla singola immagine mostrata sul muro, le sue fotografie sono esposte all’interno di armadi, in portafogli o su pannelli scorrevoli. Questo metodo crea nuove possibilità di visualizzazione, apre potenzialità narrative e spinge il concetto di archivio a rivelare le sue categorie tematiche potenzialmente infinite. Non a caso, l’artista affronta spesso le tematiche legate all’architettura e le modalità di visualizzazione distintive di archivi, musei e biblioteche, mettendone in discussione le rappresentazioni autorevoli e tradizionali. Nel complesso, il lavoro di Grauerholz invita all’analisi e, in una dialettica di presenza ed assenza, solleva domande che si nascondono sotto la patina dell’ovvio.