Immaginate una serie di paesaggi. Ora immaginate una serie di sfondi. C’è una sottile differenza, uno scarto impercettibile tra ciò che si osserva e ciò che permette l’osservazione. Lo sfondo è, per definizione, “la parte prospettica di un dipinto, di un disegno o di una fotografia, su cui si stagliano le figure in primo piano”. È l’ambiente in cui un soggetto è immerso, un set in cui accadono cose, una decorazione funzionale. In breve, gli sfondi generano immagini. Non sorprende quindi che Fontanesi, sempre attento a non essere frainteso, abbia voluto dare a questo nuovo volume un titolo così emblematico. Le sue creazioni sono, a tutti gli effetti, attivatori di realtà possibili.[…]