“Shelter Island” comprende un corpo di lavoro prdotto da Roe Ethridge durante un soggiorno estivo a Long Island (NY). Affittò una casa arredata per sé e la sua famiglia e qui trovò degli oggetti stipati nel garage, oggetti abbandonati da un’altra famiglia, in un tempo remoto. Questi oggetti sbiaditi fanno da leimotifs per un’America del passato e parlano all’autore con il linguaggio della sua infanzia, linguaggio che lui ha saputo cogliere e trasformare in immagini che sono allo stesso tempo semplici e spontanee, ma cariche di tropi familiari, a noi mostrati solo trasversalmente.