Liv Liberg, venticinquenne autrice olandese al primo libro, fotografa sua sorella Britt in modo ossessivo da quando ha dieci anni (la sorella ne aveva solo sei). Oggi sostiene di non essere ancora riuscita a cogliere come vorrebbe le espressioni della sua modella prediletta.
Le sorelle giocano travestendosi con gli abiti rubati dall’armadio della madre, sperimentando le varie luci che trovano in casa (compresa quella blu di un lettino solare!) e scimmiottando i set di moda ancor prima di conoscerli dal vivo.
Il libro è composto di un’infinità di immagini che ritraggono immancabilmente Britt. Nella costruzione dell’opera Liv ha scelto di ordinarle in una sorta di calendario mensile, mescolando gli anni e componendo in modo nuovo il processo di crescita: in fondo i mesi e le stagioni sono stati d’animo. Nelle centinaia di fotografie ritroviamo, attraverso lo sguardo di Liv, il tempo emotivo di Britt.
Senza rendersene conto (a dieci anni non ne poteva avere alcuna consapevolezza) Liv Liberg ha composto un archivio di ciò che significa diventare grandi come sorelle – una dietro la macchina fotografica, l’altra davanti all’obiettivo.