Zanele Muholi (Umlazi, Sud Africa, 1972) si definisce attivista visuale. Dai primi anni 2000 documenta e celebra la vita nelle comunità nere lesbiche, gay, trans, queer e intersessuali in Sud Africa.
Nella serie Somnyama Ngonyama (Acclamate la Leonessa Scura), Muholi rivolge l’obiettivo verso se stessa ed esplora temi come eurocentrismo, femminismo, politiche sessuali, razzismo. Il libro presenta oltre un centinaio di suggestivi autoritratti, ogni fotografia è composta utilizzando oggetti raccolti nell’ambiente immediatamente prossimo all’artista. Ciascuna immagine in bianco e nero solleva domande critiche relative a ingiustizia sociale, diritti umani e la problematica rappresentazione del corpo nero.
Come afferma la stessa Muholi: “sto producendo questo documento fotografico per incoraggiare le persone della mia comunità a essere coraggiose e reclamare spazi, creare senza paura di essere denigrate… per insegnare al mondo la nostra storia, ripensare cosa sia la storia, rivendicarne il racconto, incoraggiare le persone a usare strumenti artistici come le macchine fotografiche, come se fossero armi di risposta”
Muholi, davanti all’obiettivo, si fa carico di tutte le ingiustizie subite dalla sua gente, incarnando uno spirito di rivoluzione, denuncia e propaganda. Somnyama Ngonyama vuole essere un lavoro che stimola le coscienze e il pensiero critico; si rivela utilissimo per noi bianchi occidentali, che, dall’alto di secoli di eurocentrismo, ancora pensiamo che la nostra civiltà abbia qualcosa da insegnare a tutte le altre.
Questo assioma è il presupposto della riflessione di Muholi, che esprime la propria denuncia politica attraverso il gesto incredibilmente rivoluzionario di occupare lo spazio con il proprio corpo.