In “Songbook” Alec Soth rivolge il suo obbiettivo verso la vita comunitaria del paese, in un viaggio lungo due anni (dal 2012 al 2014), dal nord dello stato di New York alla Silicon Valley. Frammentario, divertente e triste allo stesso tempo, questo suo lavoro è la rappresentazione lirica della tensione tra l’individualismo americano e il desiderio di essere uniti.