Durante il dottorato, Horenstein era solito frequentare la scena delle corse di auto modificate per fotografare i piloti che si lanciavano a folli velocità su catorci modificati, all’inseguimento di una gloria provinciale. Le fotografie presentano una realtà presente ormai soltanto nei ricordi di chi l’ha vissuta: quella delle corse prima che divenissero un business dai grandi numeri, perdendo gran parte del loro fascino; l’autore si concentra in modo particolare sull’umanità che popolava le corse, sia piloti che spettatori, regalandoci un ritratto sfaccettato dell’America rurale degli anni ’70.
“La prima cosa di cui mi sono reso conto sfogliando le fotografie è l’abilità davvero geniale che alcuni piloti e il loro team dovevano avere per mantenere in funzione le auto, che erano messe proprio male. Ad una seconda occhiata mi sono accorto che, per essere un libro sulle auto da corsa, ci sono più fotografie di persone che delle auto in sè, e questa è un’altra cosa che io condivido con Henry. Su ‘Car Talk’ utilizzavamo la scusa delle auto per parlare con la gente e conoscere la loro storia.” — Ray Magliozzi
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