In seguito a una composizione sonora commissionata da Deutschlandradio, l’artista multidisciplinare Stéphan Crasneanscki approfondisce in forma di libro la sua importante opera What We Leave Behind, sull’archivio del regista francese Jean-Luc Godard.
Invitato a esplorare l’archivio del regista, Crasneanscki ha fotografato la collezione personale di Godard, composta di film, bobine aperte ed effimeri storici. Le note e i riferimenti nel libro attestano il passare del tempo, ma in questo modo vengono preservati dall’oblio, creando una mappa creativa del processo artistico che si nasconde dietro il noto maestro del cinema. Oltre a lavorare con gli oggetti personali di Godard e con la sua eredità culturale, Crasneanscki aggiunge la propria interpretazione alla costellazione di idee sull’identità, sulla tracciabilità, la temporalità, lo spazio, la memoria, e la storicità del materiale.
Il libro contiene una prefazione della musicista, autrice e poetessa Patti Smith, una conversazione con il regista Abel Ferrara e un saggio scritto dal critico cinematografico, storico ed editore Antoine de Baecque.