“Tar Beach. Life on the Rooftops of Little Italy”, di Susan Meiselas in collaborazione con Angel Marinaccio e Virginia Dell’Orio, riunisce fotografie e ricordi della vita sui tetti del quartiere di Little Italy, nella città di New York. Si tratta di immagini che sono state realizzate, conservate e raccolte da numerose famiglie che le hanno tramandate a partire del 1940 fino agli inizi degli anni ’70. A Tar Beach il fotografo è invisibile. Famiglie e amici affrontano la telecamera con fiducia, esprimendo il piacere di presentarsi per essere visti. Queste fotografie ora sono oggetti fragili; i loro bordi strappati rivelano le mani che le hanno tenute.
L’introduzione a “Tar Beach” è stata scritta dal famoso regista Martin Scorsese, cresciuto per le strade ritratte in questa raccolta. Egli afferma: “Il tetto era la nostra via di fuga ed era il nostro santuario. La folla infinita, la sporcizia, il rumore costante, il caos, la claustrofobia, il movimento ininterrotto di qualsiasi cosa … salivi quella rampa di scale, aprivi la porta e ti trovavi al di sopra di tutto. Potevi respirare. Potevi sognare. Potevi essere.”
La fotografa Susan Meiselas, insieme a due dei suoi vicini, Angel Marinaccio e Virginia Dell’Orio, ha raccolto e curato queste fotografie vernacolari per trasmettere la sensazione di un tempo e di un luogo speciali nella vita quotidiana degli immigrati italiani mentre si avviavano per diventarne parte integrante della cultura americana.