Tarrah Krajnak — RePose

RePose è una raccolta di quasi 60 autoritratti realizzati dall’artista Tarrah Krajnak nel corso di performance dal vivo di lunga durata in studio che incorporano una camera oscura in loco, uno studio di illuminazione e un’installazione di immagini fotocopiate di centinaia di esempi di “pose delle donne”. Krajnak ricava queste “pose delle donne” dalla sua collezione personale e da ricerche d’archivio specifiche del sito: provengono da riviste di moda, riviste pornografiche vintage, monografie di artisti, libri di storia dell’arte, cataloghi di musei e studi antropologici che abbracciano secoli e continenti. Nel corso di queste esibizioni dal vivo, Krajnak sceglie le pose tra queste immagini per “ri-posa” utilizzando il proprio corpo indigeno, producendo lentamente una serie di nuovi autoritratti in tempo reale. Alla fine di ogni giornata, sviluppa e stampa la pellicola esposta nella camera oscura in loco, quindi appende le stampe alla gelatina d’argento risultanti accanto all’immagine originale. Per la prima volta, questi autoritratti sono qui stampati sotto forma di libro, separati dal materiale originale; ora costruiscono collettivamente una nuova tipologia di “pose femminili”. Nel saggio conclusivo intitolato Picture a Woman, la fotografa americana Justine Kurland scrive “girando le pagine di RePose, quelle immagini si sovrappongono l’una sull’altra come un libro sfogliabile, animando i movimenti simili a marionette di Tarrah e balbettando in vita. Potremmo pensare alla radice greca della parola stessa “archivio”, che significa “inizio, origine, primo luogo”, e immaginare Tarrah che ricostruisce la propria nascita, desiderando se stessa di esistere e uscire dall’archivio, zoppicando insieme dalla sostanza stessa. della propria esclusione come i non morti del mostro di Frankenstein. Tarrah danza sull’archivio, la sua forma è un aggregato singolare e sinuoso che contiene un coro di pose femminili”.