Nellaprefazione, Peter Ward racconta di aver scoperto e acquistato l’archivio di un certo Bernard Taylor in un mercatino. Taylor, scrive Ward, sarebbe un misterioso personaggio che abitava a Hastings-on-Hudson, nello stato di New York.
Il volume, diviso in tre capitoli, si presenta come un facsimile dell’originale di Ward. Oltre a citazioni e didascalie, include cartoline d’epoca e acqueforti, nonché le evocative fotografie di Taylor. La prima sezione è costituita sostanzialmente da paesaggi invernali costellati di sagome contorte e quasi astratte di alberi senza foglie; i boschi sono immobili e desolati, l’atmosfera densa di nebbia. Al centro del libro troviamo una breve, enigmatica e inquietante serie di fotografie scattate di notte: l’angolo di una casa, un tratto di strada, il tronco di un albero… il tutto, illuminato parzialmente e scenograficamente, emerge dalla più profonda oscurità. La sezione finale è una sorta di puzzle che intreccia la lettura quasi romantica delle immagini precedenti con fotografie di edifici abbandonati, porte sospese e parcheggi desolati.
Non ci sono ritratti, le persone sono completamente assenti, e la sensibilità dell’autore si traduce in un senso di sospensione temporale carico di immobilità e malinconia. L’archivio nel suo insieme, d’altra parte, è il prodotto di una mente veramente eclettica; un continuo alternarsi tra racconto fotografico, finzione, puzzle e mistero: Bernard Taylor non esiste. E Peter Ward? Lo scoprirete solamente acquistando il libro.
Queste copie sono le uniche accompagnate da una stampa siglata a matita (stampa archival a pigmenti su carta Moab Exhibition Luster)