Il libro The Little Screens, pubblicato da Fraenkel Gallery in accompagnamento alla mostra del 2001, si apre con un testo di Walker Evans, che scrive di queste fotografie in un numero di Harper’s Bazaar del 1963: “abili, argute, piccole sferzanti poesie di odio”.
Le immagini, realizzate negli anni ’60, sono fotografie in bianco e nero di schermi televisivi in anonime stanze di motel sparse per gli Stati Uniti. Ogni schermo è ripreso nell’atto di trasmettere vivide immagini di icone pop, figure politiche o celebrità minori dell’epoca.
The Little Screens non solo documenta lo squallore degli arredamenti tipici di quegli anni, ma anche una realtà sempre più invadente: l’onnipresenza degli schermi televisivi e il ronzio di voci in sottofondo, a riempire il vuoto creato da una cultura sempre più isolazionista.