Nel 2018, la Banca Mondiale si è espressa in merito alla condizione di povertà estrema asserendo che quest’ultima sopraggiunge quando una persona, una comunità o tutti gli abitanti di un’intera regione sono costretti a vivere con meno di 1,90 dollari dal giorno. Meno di due dollari al giorno per procurarsi cibo, acqua, medicine e tutto ciò di cui gli individui necessitano per condurre una vita dignitosa.
Con l’intento di illustrare cosa significa vivere al limite della povertà, l’economista e analista di mercato Huiyi Lin e l’artista visuale Stefan Chow, hanno visitato trentasei città in sei continenti diversi e hanno esaminato la povertà focalizzandosi in particolar modo sul cibo. Dai mercati locali acquistavano la quantità giornaliera di cibo che potevano permettersi, calcolata sulla base della definizione della soglia di povertà stabilita da ciascun paese da loro visitato. Il passaggio successivo era quindi quello di fotografare la pila di cibo risultante dalla loro spesa, posta su una pagina di un giornale locale del giorno dello scatto.
L’opera viene arricchita da testi che mettono in luce sulla povertà come fenomeno globale. Gli autori si riferiscono in particolare alle sfide della nostra società e all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile il cui primo dei diciassette obiettivi è porre fine alla povertà in tutte le sue forme.
