In Iran essere gay è un reato punibile con la pena di morte.
A Denizli, una città in Turchia, centinaia di gay iraniani sono bloccati in una zona di transito. Sperano di essere accolti in un paese ospitante, un giorno, dove possano ricominciare da capo e uscire allo scoperto.
Ambientato in questo stato di limbo, dove l’anonimato è la migliore protezione, le fotografie scattate dalla fotografa iraniana Laurence Rasti esplorano i delicati concetti di identità e genere. Alternando volti coperti e scoperti, la serie evidenzia le difficoltà che questi uomini affrontano nel riappropriarsi dello spazio identitario di cui sono stati privati focalizzandosi sulla loro attuale situazione e le speranze di una vita migliore e più libera.