La notte del 5 gennaio ’42 a Città del Messico moriva sul sedile posteriore di un taxi Tina Modotti, fotografa e rivoluzionaria friulana emigrata trent’anni prima a San Francisco.
Nella sua movimentata esistenza, c’è un periodo dominato dalla luce. Prima quella artificiale del cinema agli albori di Hollywood nei primi anni Venti, poi la luce solare del Messico, dove realizza la sua opera fotografica.
L’ultimo capitolo di questo volume attraversa l’opera fotografica di Tina Modotti, in cui l’artista tenta una difficile sintesi: racchiudere in un immagine fotografica stile formale e impegno sociale.