Tiny: Streetwise Revisited – Mary Ellen Mark

Nel 1988, la fotografa americana Mary Ellen Mark pubblicò per la prima volta Streetwise, toccante documento su un gruppo di giovani senzatetto travagliati i quali cercavano faticosamente di farsi strada per le vie di Seattle nelle vesti di magnaccia, prostitute, mendicanti e piccoli spacciatori. Streetwise ha ricevuto il plauso della critica per il suo ritratto onesto della vita per strada ed è stato in grado di presentarci delle persone difficilmente dimenticabili, come per esempio Tiny (Erin Charles), una prostituta di soli tredici anni. Da quando ha incontrato Tiny trent’anni fa, Mark ha continuato a fotografarla compulsivamente, creando quello che è diventato uno dei progetti più significativi e a lungo termine della fotografa americana. Ora all’età di quarantatré anni, Tiny ha dieci figli e la sua vita si è svolta in modi inaspettati, i quali parlano di problemi di povertà, classe, razza, dipendenza dalle sostanze stupefacenti e altre problematiche in corso ed urgenti. Aperture presenta il lavoro iconico della prima edizione insieme al corpo di lavoro di Mark su Tiny, la maggior parte del quale è inedito. I testi e le didascalie sono tratte dalle conversazioni tra la ragazza e la fotografa, nonché con il marito della Mark, il regista Martin Bell, che ha realizzato il fim storico Streetwise (1984). Tiny: Streetwise Revisited fornisce, in definitiva, un’importante lezione su uno dei lati più complessi della vita americana, così come una visione del rapporto unico sostenuto tra artista e soggetto per ben oltre trent’anni.