To Photograph is to Learn How to Die è un saggio sull’utilità intrinseca della pratica fotografica: attingendo agli scritti di Wallace Stevens e di decine di altri poeti, artisti, musicisti e pensatori, il fotografo americano Tim Carpenter sostiene con passione – in un saggio in cui sono intessute una serie di vivaci digressioni – che la fotografia è unica tra le arti per la sua capacità di alleviare il dolore universale della nostra mortalità, di esplorare la frattura che separa l’Io da tutto ciò che non è l’Io e in quanto ricerca di un significato profondo in una realtà altrimenti priva di senso.
“Non conosco nessuno che creda nella fotografia più di Tim Carpenter. Il suo libro-saggio attinge ampiamente dalla letteratura, dalla musica e dalla filosofia, il tutto al servizio della sua appassionata riflessione sulle fotografie e sulla loro capacità di elevare la nostra esperienza del mondo.”