Twenty Weights, please è una collezione di istanti, sguardi, oggetti, ricordi e parole non dette. È il profumo di un viaggio, la fragranza di un ricordo. Sonia Marin raccoglie in questo quaderno la storia intima e squisitamente privata delle donne della propria famiglia, sua madre e sua nonna, e del loro viaggio nella Londra degli anni Cinquanta.
Sulla suggestione dei racconti e dalle fotografie di un album ritrovato, l’artista ripercorre le stesse strade, visita i medesimi luoghi e, lasciando che la memoria li abiti, scatta nuove immagini. Il libro diventa un diario in cui le vite si sovrappongono e, con lieve malinconia, si intrecciano dentro e fuori il tempo. Un breve scritto a firma di Alba Solaro disegna i contorni dei ricordi, a volte grevi, a volte impalpabili come il fumo di una sigaretta Weights, tenuta con garbo tra le dita dalla nonna.
“… Mai come ora, ora che devo partire, mi sono soffermata ad osservare la polvere raccontare la mia storia: tutte quelle forme così varie, così precise, piccole tracce di qualcosa che è stato. C’è una lampada, di quelle a stelo lungo, con il paralume di stoffa plissettata, vicino alla credenza, proprio affianco alla porta d’ingresso; ai piedi della lampada c’è una valigia, mi piace vederla lì.. è una valigia non troppo grande, ma di quelle dove ci sta di tutto e anche qualcosa di più; di cartone rigido con gli angoli rinforzati e cinghie per chiuderla meglio: è da tanto che non esce di casa. È quasi ora di partire, continui a ripeterti che forse hai dimenticato qualcosa, non vuoi che nulla vada perduto, cerchi di imprigionare tutto ciò che puoi: quanta gioia e quanta malinconia tornare lì in quella strada, la stessa gente, gli stessi odori; immagini sfumate corrono racchiuse in piccoli istanti. Sonia”