Texano l’uno, veronese d’origine ma milanese d’adozione l’altro: Keith Carter e Mauro Fiorese hanno radici culturali diverse ma si sono trovati attraverso il mezzo fotografico. Dall’incontro dei loro due mondi è scaturita, grazie alla comune sensibilità, un’intesa che ha portato questi due fotografi a esplorare il quotidiano per farne emergere ciò che di misterioso e poetico esso nasconde. “Sono alla ricerca di una poesia dell’ordinario, del mistero dello spirito umano” (Keith Carter). “Ho osservato la silente oscurità di luoghi dove ogni giorno accade qualcosa che non è magia, o forse non è solo questo, ma piuttosto emozione, forte desiderio, ricerca” (Mauro Fiorese).