Tra il 1984 e 1985, ai tempi dell’URSS, Boris Mikhailov lavora a Unfinished Dissertation. In una ‘dissertazione infinita’ incolla le immagini di vita quotidiana a Kharkov in Ucraina, annotando ai margini delle pagine frammenti di pensieri, osservazioni, citazioni dai libri che leggeva. Si tratta di riflessioni, talvolta velate da melanconia, sulla società sovietica, sull’arte e la fotografia. Mikhailov scopre la bellezza tra la desolazione e l’assurdità di tutti i giorni nella cittadina di provincia in un impero in via di sgretolamento. Le sue note sono uno stimolante contrappunto alle fotografie, a dimostrazione che per quanto banale e monotona possa essere la vita, l’uomo può sempre rifugiarsi nella sua mente e nella fantasia. Unfinished Dissertation tesse insieme i pensieri critici, i frammenti narrativi, le sequenze enigmatiche e brillanti delle immagini, creando un nuovo genere di libro d’arte.