Chiara Fossati era una teenager in cerca di avventure e libertà ritrovatasi con una macchina fotografica al collo nel bel mezzo dell’epoca d’oro della scena rave italiana, prima del suo declino.
In quegli anni, i membri del movimento rave non erano visti di buon occhio dal pubblico generalista, disinteressato a scoprire cosa questa sottocultura rappresentasse veramente; ciononostante la fotografa ricorda quei giorni fatti di asfalto, fango, polvere e occhiate di disgusto come uno dei periodi di maggiore libertà e leggerezza, pregno della speranza di una vita alternativa.
“Whatever è la storia della mia famiglia adottiva e di un sogno condiviso da migliaia di ragazzi come noi: vivere in un mondo privo di regole e costrizioni.”