Questo progetto è il frutto di tre mesi di solitudine in cui l’artista ha riflettuto sull’importanza dello stare da soli e dell’accettazione dei nostri difetti e debolezze, in una società regolata da relazioni condotte attraverso cavi elettrici sui social media, dove felicità apparente e ansia costante sono i risultati della necessità di dover mostrare al mondo sempre il proprio lato migliore.
Nate inizialmente per caso, le immagini si susseguono aprendo uno spiraglio verso l’intimità dell’artista, esplorandone in maniera poetica le insicurezze, i desideri più nascosti e i sentimenti più profondi e scomodi; ad accompagnarle compaiono brevi poesie dedicate ad un “tu” immaginario, simbolo di un sentimento di serenità e metafora di un qualcosa o un qualcuno a cui si tende e di cui si sente la mancanza.