La notte rappresenta un ritorno agli stati psicologici e fisici più intensi e profondi, tanto per gli animali quanto per gli esseri umani. Arko Datto osserva il corso della vita durante le ore notturne, spesso caratterizzate da conflitti, attraversando gli spazi semi-illuminati come in dormiveglia; il libro stesso è concepito come un sogno in cui le immagini si susseguono con un moto quasi inconscio, sovrapponendosi tra loro in un percorso verso l’ignoto.