“Windscreen” offre un peculiare ritratto degli Stati Uniti attraverso fotografie di interni di automobili: all’apparenza vuoti e anonimi, ad uno sguardo più approfondito essi rivelano mondi ricchi di dettagli e singolarità, a cavallo tra pubblico e privato.
Metafora della libertà e simbolo del mito dell’open road, queste automobili, che hanno visto giorni migliori, portano le impronte di vite vissute e dell’inesorabile scorrere del tempo; tendenti all’astrazione per via della ristrettezza del campo visivo, le fotografie compongono un racconto poetico e formalmente sorprendente riguardante il paesaggio sociale americano.