Zanjir è una conversazione immaginaria tra l’artista Amak Mahmoodian nata a Shiraz in Iran nel 1980 ma residente a Bristol, e la principessa e memorialista persiana Taj Saltaneh (1883 – 1936).
In Zanjir, Amak Mahmoodian attinge alle immagini della collezione del Re risalenti al XIX secolo e conservata negli archivi del Golestan a Teheran, mescolandole ad alcune immagini che ha scattato sia in Iran che in Inghilterra. Il senso ultimo di quest’operazione è quello di di esplorare i propri sentimenti di perdita e di separazione sia dalla famiglia che dalla patria. Attraverso i ricordi e i sogni, Zanjir mitizza i concetti di assenza e presenza in una conversazione di immagini, ma anche parole, con la figura di Taj Saltaneh. Il presente esiste continuamente nel passato e il passato continua a vivere nel presente.